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Lettera del Dott. Patrizio Compostella, vice questore agg. della Polizia di Stato

Lettera del Dott. Patrizio Compostella, vice questore agg. della Polizia di Stato

In relazione ai noti avvenimenti giudiziari che hanno portato, in pratica, allo smantellamento della Stradale di Como, ampiamente divulgati all’opinione pubblica senza darmi alcuna possibilità di replica (in quanto immediatamente sottoposto agli arresti domiciliari con divieto assoluto comunicare con l’esterno…..), dopo tre mesi di quella che ritengo essere stata una ingiusta detenzione, non posso esimermi dall’esprimere la mia solidarietà ai mie collaboratori inquisiti, soprattutto al vice comandante, che ritengo essere uno dei migliori poliziotti della Polizia Stradale.

Quello che mi rammarica non è tanto l’inchiesta avviata da un magistrato, inchiesta di cui sono certo di riuscire a produrre le prove a mia difesa, bensì il fatto di essere stato lasciato solo dai miei superiori.

Mi addolora, inoltre, il fatto di non essermi accorto del profondo rancore esistente da anni tra alcuni colleghi della stessa Sezione; di essere stato usato quale vittima sacrificale per una guerra interna tra colleghi.

La domanda che mi sono posto è stata ed è tuttora la seguente: perché si è voluto distruggere l’immagine della Polizia Stradale di Como che si era così bene consolidata in questi ultimi due anni?

Quando sarebbe bastato un semplice interrogatorio per cercare di fare luce su eventuali errori o responsabilità! Responsabilità, beninteso, relative al lavoro, non certo ad interessi privati!

Se qualche giornalista, invece di copiare pedissequamente gli atti dell’inchiesta del P.M., si fosse preso la briga di fare un minimo di indagine e di riscontri, avrebbe, tra le altre cose, appurato che la Stradale di Como, sotto la mia breve dirigenza, ha ottenuto eccellenti risultati, sia  in termini di prevenzione e sicurezza stradale, sia in termini di aumento delle contravvenzioni. Basti pensare che solo nel settore del trasporto internazionale merci e passeggeri abbiamo aumentato il controllo e le  contravvenzioni di ben l’800%, ripeto 800%, tutte regolarmente incassate dallo Stato. Mesi e mesi di lavoro ininterrotti per portare la Stradale di Como ad essere un esempio di laboriosità ed efficienza, sono stati distrutti in 5 minuti da accuse che potevano essere chiarite alla luce del sole.

Ed allora mi chiedo: a chi è giovato tutto ciò?

Dopo aver sacrificato tutta la mia vita professionale a combattere il terrorismo interno ed internazionale, avrei sperato di concludere la mia carriere onorevolmente; purtroppo non è così, devo ancora combattere!

 

Dott. Patrizio Compostella

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